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La strada che non t’aspetti

Lunedì 6 Agosto, sono a Ferrara in moto e devo andare a Comacchio; comincio a pensare alla strada da fare, la superstrada Ferrara mare, un rettilineo di 50 km noioso, caldo e trafficato, con deviazioni per lavori … non ne ho proprio voglia!


E poi sono settimane che non esco in moto vuoi proprio non fare nemmeno una curva? La gomma l’ho pagata tutta, se consumo solo il centro, spreco dei soldi! Così mi metto a cercare sulle mappe del cellulare un’alternativa, volevo trovare la strada di cui mi aveva parlato un amico una volta, la vecchia strada del mare che attraversa i paesi ma c’è sempre poco traffico.
Litigo con l’algoritmo del navigatore che cerca sempre di riportarmi in superstrada, poi riesco a capire che la vecchia strada del mare è la SP1 Ferrarese o strada di Comacchio, così arrivo fino all’uscita di Cona e, come si faceva una volta, mi metto a cercare i cippi stradali (oggi cartelli e non più rocce ovali), e riesco ad imboccarla. Sul navigatore avevo memorizzato solo la sequenza dei paesi (Cona, Quartesana, Masi Torello, Dogato, Ostellato, San Giovanni) così in mancanza dell’indicazione della strada avrei potuto cercare il paese successivo, ma alla fine è stato tutto molto più semplice di quello che pensavo, bastava solo ignorare il navigatore!
Fin dai primi kilometri la strada mi è subito piaciuta: asfalto buono, curve continue facili e divertenti, pochissimo traffico e soprattutto quasi tutto il tragitto contornato da alberi che rinfrescano l’aria anche nelle giornate più calde.
Rispettare i limiti è stato facilissimo perché il paesaggio che cambia in continuazione ti porta a guidare rilassato per poterti godere il panorama, e ti accorgi così di una campagna viva e rigogliosa che collega i nostri paesi del basso ferrarese.


Un continuo alternarsi di campi, frutteti, case e ville antiche, e la sorpresa più grande poi arrivati a Ostellato con il nuovo ponte strallato, sembrava di essere in una capitale europea del Nord Europa.
Avrei voluto avere più tempo per perdermi nelle Vallette che si scorgono dal ponte, ma mi aspettavano a Comacchio, così ho proseguito il mio trasferimento portandolo a termine anche troppo in fretta, avrei voluto continuare con quei paesaggi e quelle strade alberate ancora per un po, ma oramai ero arrivato a Comacchio. Unico motivo di preoccupazione i molto cartelli che ricordano che quella è una strada ad alta incidentalità, in effetti ci sono molti accessi privati sulla strada e gli alberi a fianco fanno si ombra ma sono un ostacolo fisso che in caso di sbandata non fanno proprio bene, ma basta solo rispettare il codice della strada e il divertimento è assicurato.
In tutto forse avrò impiegato 10/15 minuti in più rispetto alla superstrada, ma vuoi mettere il gusto di quei curvoni, il fresco dei tratti alberati e soprattutto la strada solo per te e pochi altri, non il traffico del lungo rettilineo della RA8.


Un consiglio a tutti quindi: dovete andare da Ferrara a Comacchio (o viceversa)? Cercate la SP1 e … buon divertimento!

Bastian Contrario

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