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Tuono V4 Factory: 1600 km tra Emozione Pura e Precisione Tecnica

Come ogni sogno realizzato, anche questo ha un rombo ben preciso. Ed è quello del V4 di Noale.
Dopo 1600 km in sella alla mia nuova Aprilia Tuono V4 Factory, percorsi su strade familiari ma scelte appositamente per metterla alla prova, è tempo di fare un primo bilancio. E vi anticipo subito: è un bilancio che ha poco da spartire con la razionalità.

🎯 Feeling immediato, anima sportiva

La prima sensazione, appena salito in sella, è stata quella di ritrovarmi al posto giusto.
La posizione di guida è sportiva ma pensata per la strada: manubrio largo, sella ben scolpita, triangolazione ergonomica. Non si ha mai la sensazione di “doverla domare”, anzi: sembra cucita su misura. Una naked sì, ma di altissimo profilo.

Il telaio doppio trave in alluminio, derivato direttamente dalla RSV4, è una delle chiavi di lettura della moto. Solido, comunicativo, perfettamente bilanciato.
L’interasse contenuto (1445 mm) e il forcellone asimmetrico in alluminio si traducono in una reattività impressionante, soprattutto in ingresso curva, con una trazione da riferimento in uscita.

🛞 Dal cardano alla catena, con un sorriso in più

Arrivo da una Moto Guzzi V100S. Una moto che ho amato e continuo a stimare: cardano, protezione aerodinamica, comfort. Ma c’era un sogno da realizzare, e si chiamava V4.
Ora che l’ho fatto, capisco perché chi prova il motore di Noale ne rimane stregato.

Il 1077 cc della Tuono V4 Factory è un capolavoro meccanico. Spinge dai medi, sale rabbioso oltre i 7000 giri/min, e i 175 CV dichiarati sembrano sempre tutti lì, pronti ad accompagnarti in una danza elettrica tra le curve.

🔊 Una sinfonia da circuito

L’esperienza è anche sonora: ogni apertura del gas è un invito a perdersi nel sound, tra aspirazione e scarico.
Il timbro è profondo ai bassi regimi, quasi viscerale, mentre agli alti si trasforma in un urlo affilato, che ti fa vibrare anche l’anima. È un’esperienza coinvolgente, tecnica e sensoriale.

🛠 Sospensioni intelligenti, ciclistica da riferimento

Le sospensioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0 sono un altro elemento distintivo: in modalità “Dynamic” leggono l’asfalto e reagiscono in tempo reale, offrendo comfort e rigore.
Niente reazioni secche, nessuna incertezza in frenata. Solo appoggio sicuro e coerenza in percorrenza.

L’impianto frenante, equipaggiato con pinze Brembo Stylema, ora completato con liquido ad alte prestazioni Motul RBF660, offre una frenata potente e modulabile. Il feeling al comando è progressivo, senza fading, anche dopo sessioni più spinte.

🔧 Piccole migliorie che fanno la differenza

Curiosità: all’acquisto, la moto aveva ancora l’olio originale nonostante i 5000 km. Dopo un tagliando completo, anche la cambiata è migliorata sensibilmente. Merito anche della frizione antisaltellamento e del quickshifter bidirezionale, che lavora con fluidità e precisione, riducendo a zero le esitazioni nei cambi di ritmo.

Certo, la trasmissione a catena richiede qualche attenzione in più, soprattutto se si arriva da moto con cardano. Ma il feeling dinamico, la leggerezza, la prontezza… fanno dimenticare presto qualsiasi nostalgia.


🏁 Conclusione: la miglior Tuono di sempre

La Tuono V4 Factory è una naked estrema, ma non esclusiva. È raffinata, moderna, emozionante, capace di adattarsi alla guida quotidiana con sorprendente docilità.
È il risultato di una evoluzione continua iniziata nel 2009 con la RSV4, e oggi, nella versione Factory, raggiunge un livello di equilibrio tra emozione e tecnica che poche altre moto possono vantare.

Un’esperienza viscerale, che ti rapisce ogni volta che giri la chiave. E che non vedi l’ora di ripetere.

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