
Venerdì 25 aprile.
Le previsioni meteo non erano affatto promettenti, eppure il nostro infallibile “Bicio Bernacca” non si smentisce: secondo lui, a parte qualche pioggia alle prime luci dell’alba, la giornata sarà asciutta. L’idea iniziale era di partire in moto, ma la praticità ha prevalso e abbiamo optato per l’auto.
Tutto pronto: alle 7:00 ricevo il messaggio di partenza, alle 7:10 è già sotto casa e si parte.
Il bar Guido è chiuso — oggi è la Festa della Liberazione — per fortuna il Mokador è aperto, e un buon caffè ci rimette in carreggiata. Insieme a Davide raggiungiamo Misano quasi come se avessimo il teletrasporto: nessun eccesso in autostrada, solo conversazioni che spaziano dai risultati di Bagnaia alla competitività della GP24 rispetto alla GP23. Ergo Marc Marquez nella stagione 2024 ha fatto un superlavoro in sella.
Tra Rimini nord e Riccione ci sorprende un violento nubifragio, ma a parte i tergicristalli al massimo, eravamo talmente assorti nell’analisi della stagione MotoGP 2025 che quasi non ce ne siamo accorti.
Siamo già in abbigliamento da moto: l’obiettivo è arrivare in tempo all’apertura dei cancelli dell’EICMA Fest, evento pensato per far provare le moto su strada — e, per i più attrezzati, anche in pista — con percorsi di circa 30 minuti.
Un tempo ci si affidava quasi esclusivamente alle impressioni dei giornalisti, pubblicate sulle riviste specializzate rigorosamente cartacee, per orientarsi nell’acquisto di una nuova moto. Oggi, grazie all’impegno di alcuni concessionari, è possibile provare i modelli direttamente su strada. Basta cercare online, fare qualche telefonata, magari spostarsi di qualche chilometro… ma si può fare. In questo senso, eventi come l’EICMA Fest rappresentano una piccola rivoluzione.
L’attesa per l’apertura dei cancelli è stata bagnata da un generoso scroscio di pioggia, quasi a voler scoraggiare i meno motivati. Ma è durato poco: il cielo si è aperto e le strade si sono presto asciugate.
La giornata è stata splendida. Abbiamo provato diverse moto, immersi in un clima di entusiasmo e passione. Gli stand dei costruttori erano ben organizzati, pronti ad accogliere il pubblico con informazioni, moduli e la possibilità di prenotare i test ride.
Purtroppo, non tutte le case hanno brillato per efficienza: ci è dispiaciuto non riuscire a salire sulla GSX-8S. Il meccanismo di prenotazione non era chiaro, e nonostante i continui tentativi fino alle 16:00, non siamo mai riusciti a trovare posto per noi tre. Peccato. Ci rifaremo. Resta comunque il piacere della presenza di una vera leggenda come Kevin Schwantz, che grazie a Suzuki ha partecipato attivamente a qualche test ride: condividere con lui qualche chilometro tra le colline dell’entroterra di Misano è un ricordo meraviglioso per i fortunati che hanno guidato al suo fianco.
Molti i giovani e giovanissimi presenti: a loro era dedicata un’intera area, pensata per provare i cinquantini sotto l’attenta supervisione dello staff.
Ripensando a me stesso quindicenne alla “Fiera del ciclo e motociclo di Milano” del 1985 — quando ancora si chiamava così, senza acronimi — mi sentivo già fortunato solo a poterle vedere, tutte insieme. Toccarle o salirci sopra, era quasi impensabile.
Oggi, invece, le nuove generazioni hanno l’opportunità di vivere la moto in modo diretto, autentico. Ed è bello vederlo accadere.