Era un po’ di tempo che volevo fare un salto in moto sui colli Euganei. Noi che siamo degli habituè della Raticosa non abbiamo mai preso seriamente in considerazione di mappare un giretto facile ma interessante sui Colli ed invece ho dovuto ricredermi.
Durante la settimana coinvolgo diverse persone per il giretto del sabato ma, nonostante i buoni propositi, tutti bucano con scuse di ogni tipo. Chi ha deciso che la stagione ancora non è adatta come temperature e come condizioni dell’asfalto chi trova problemi sopravvenuti inaspettati.
Mi sono già reso conto da un po’ di tempo che se voglio fare qualche giretto non posso fermarmi ad aspettare anche perché amo girare in ogni periodo dell’ anno, tranne quando piove, e perciò decido di partire senza una tappa precisa.
Mi avventuro per le strade che conosco fin dalla giovinezza per andare ad aggiustare il tiro man mano che macino kilometri.
Partenza Copparo in provincia di Ferrara dove c’è una strada di raccordo verso Rovigo tutta curve. Nel mezzo il ponte che attraversa il fiume Po’ che è sempre suggestivo da passare e che controllo attentamente visto che si parla tanto di emergenza idrica.
Il Po’ sembra in ordine e le sue acque bagnano abbondantemente le sponde. Bisogna capire cosa c’è a monte.
Dopo Rovigo la strada corre veloce verso Monselice che è la prima tappa dove pianificare la salita sui colli. Infatti a Monselice mi fermo su una piazzola di un benzinaio e controllo un persorso su google maps.
Decido di prendere per Este dove passa attraverso il centro preso d’ assalto da un sacco di persone che andavano a visitare il castello e la fortezza che circonda il territorio. Bellissimo, Esco dal traffico e dopo aver avuto il suggerimento da un signore cordialissimo mentre facevo carburante vado in direzione di Vò Euganeo.
Una stradina fantastica che passa in mezzo alle colline. Pieno di ciclisti che sbucano da ogni dove e percorrono sia la strada principale sia quelle secondarie magari più adatte alle Mountain Bike.
Arrivato a Vò sempre dritto e si inizia a salire sui colli verso Teolo.
In centro al paesello c’è una bellissima terrazza panoramica ed il Bar Centrale dove si trovano sia i motociclisti che i ciclisti. Trovo subito due motociclisti che mi informano esserci una panoramica ancora più bella seguendo una via che sale proprio di fronte al bar – attenderò il prossimo giro per andare a vederla. A volte il piacere è l’ attesa stessa di ritornare.
Subito dopo incontro un motociclista appassionato con la sua Moto Guzzi classic e ci fermiamo a parlare dello scarico shark – che era già di moda allora nel 78 quando l’ ha comprata – e i freni a tamburo!!!!
Mi racconta che ha sempre avuto grande passione e non ha mai voluto abbandonare quelle comprate. A casa ha anche una BMX r51 primi modelli con la testa senza alette di raffreddamento.
La giornata sembra finita e sono pronto per ritornare quando mi vengono in mente le parole dei due ragazzi incontrati prima. Mi avevano detto che andando verso Galzignano Terme c’era una strada tutte curve che passava in mezzo ai boschi.
Il possessore della Guzzi annuisce e mi invita a ripercorrere la strada di ritorno cercando Fontana Fredda e poi Galzignano … la strada è bellissima tutta curve, in alcuni tratti mi sembra di essere in Raticosa poi arrivato verso Galzignano mi tranqullizzo pechè ci sono alcune curve a gomito e i ciclisti che vogliono fare i padroni della strada.
Arrivato a Montegrotto mi metto sulla statale 16 per tornare verso casa. Bellissima giornata, nuove amicizie e una nuova birra che avevo dimenticato di dire mi ha fatto assaggiare il barista del Centrale di Teolo. Anche oggi la ricetta motociclistica c’era tutta e sono andato alla grande.
AI
Nota: per chi avesse delle storie di ordinaria follia motociclistica e vuole raccontarle sulla rubrica di due ruote news può scrivere alla redazione a info@dueruotenews.it
