Mondo Gare

quel labile confine tra tragedia e miracolo

[ad_1]

L’immagine della compagna del campione in lacrime abbracciata dal team manager Ducati ha emozionato, ma ricordato anche i rischi di uno sport meraviglioso e affascinante che impone un prezzo elevatissimo, ancora oggi

Mentre la sconvolgente sequenza di immagini mostrava il campione del mondo Pecco Bagnaia in uno dei momenti più terribili della sua esistenza, oltre che della sua carriera dopo l’incidente al via del Gp di Barcellona, la sua compagna, Domizia Castagnini, non ha trattenuto l’emozione.

Sopraffatta dalla paura, dall’orrore e anche dai timori che – inevitabili – scaturiscono dalla consapevolezza di quanto può causare un simile impatto, la fidanzata del pilota ha sfogato in un pianto a dirotto quell’apprensione, quel terrore ai box.

MotoGp, incidente Bagnaia a Barcellona: il pianto della fidanzata

Il suo pianto disperato era inevitabile, comprensibile sul piano umano ed emotivo perché quell’incidente alla partenza non consentiva di provare altro che quella sensazione devastante, che Domizia ha espresso in quell’espressione che le telecamere hanno colto, testimoniato.

E forse indugiando anche troppo ha mostrato la disperazione che coglie chiunque nutra affetto, amore nei riguardi di chi corre in pista. Per Bagnaia l’epilogo è stato quasi miracoloso, merito anche dei nuovi standard che sono stati imposti ai piloti ma poteva anche essere diverso. Adesso Pecco pensa già a Misano, pur essendo prematuro soffermarsi su qualsiasi tipo di previsione.

Domizia Castagnini, al centro della cronaca suo malgrado e per una ragione terribile, sarà comunque al suo fianco nel quotidiano che divide Francesco dalla prossima gara. Sono una coppia affiatata, presente, che sui social ci sta quel minimo indispensabile restituendo una narrazione parziale e a uso e consumo di quel che desiderano condividere del loro privato.

Fonte: ANSA

Bagnaia immediatamente dopo l’incidente, viene trasferito in barella dai soccorritori

Il ruolo di Davide Tardozzi

Di Domizia sappiamo quel che ha deciso di rendere noto, pubblico in un’era segnata dai social che impongono di scegliere strategie di comunicazione inedite, rispetto anche solo a un recente passato.

C’è un protagonista presente, rassicurante e al quale è affidato l’ingrato ruolo di sostegno in quell’istante eterno: il suo nome è Davide Tardozzi, una figura ai box di estrema familiarità per Bagnaia e anche per la sua fidanzata. Le prende il volto tra le mani, mentre lei chiude gli occhi d’istinto quando è troppo quel che si può vedere.

Tocca al team manager della Ducati, fermare Domizia e il flusso che la induce a esternare la paura, presa dal rumore, da quello che ha già visto sul monitor. E frenarla, indurla a sperare quando è più complicato nutrire ancora fiducia.

Domizia Castagnini, fidanzata di Francesco Pecco Bagnaia

Nata a Chivasso, in provincia di Torino nel 1993, Domizia convive con Bagnaia a Pesaro insieme al loro cane, Turbo, che vediamo spesso su Instagram. Svolge con passione l’attività di fashion buyer, ovvero si occupa dell’acquisto di capi delle varie maison di moda da portare in negozio. I due si conoscono dall’infanzia, entrambi sono nati e cresciuti a Chivasso e sono diventati una coppia quasi senza forzature, con estrema naturalezza sono passati dall’amicizia all’amore, al sentimento più profondo circa sei anni fa.

“Durante i primi due anni in MotoGP era difficile trovare un modo per distrarlo o tirarlo su di morale. Era questo il mio ruolo più importante. Il nostro rapporto non è mai cambiato particolarmente. Quando però il tuo compagno si realizza professionalmente, è una felicità per la coppia. Ho sempre avuto grande stima per lui. Vederlo felice mentre realizza i suoi sogni è una soddisfazione anche per me”, ha raccontato la compagna di Bagnaia.

Il prezzo sempre troppo alto

Ieri questa unione così forte, si è misurata con la prova più difficile per chi corre in pista e per quelli che seguono i propri cari nella propria passione: Domizia ha mostrato quell’angoscia che si manifesta solo a questa condizione, alla condizione di accettare che il motociclismo impone ancora oggi l’ansia di dover scontare la paura, di assistere a pochi passi a un incidente.

E la tragedia e il miracolo sono divisi, ancora adesso, troppo spesso solo da un labile confine.

VIRGILIO SPORT

[ad_2]

Due Ruote News

Due Ruote News, Prove su strada moto. Test drive e comparative video, Saloni e news sul mondo del motociclismo.

Articoli correlati

Back to top button