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Tuono V4, ne parliamo?

Gennaio 2025.

Da qualche parte bisogna pur iniziare. Il freddo è implacabile e non accenna a concedere nemmeno un grado di sollievo, quindi rompiamo gli indugi e diamo il via alla stagione.

Prima uscita, domenica 12. Ritrovo in tarda mattinata, perché tutto è congelato.

Mi sono coperto bene, ma respiro a fatica, il giubbotto è così stretto che sembra di indossare un airbag già gonfio. No, non è colpa degli stravizi natalizi, è che mi sono vestito come si deve, con strati su strati. Guanti invernali, perché oggi niente manopole riscaldate.

Oggi è anche una giornata speciale: la prima uscita con la nuova arrivata.

Nuova per me, naturalmente, la Tuono V4, acquistata doccasione.

Premetto: ho venduto a malincuore la Mandello S, la miglior moto che abbia mai guidato. Ci ho provato a tenerla, ma a causa di forze maggiori, se volevo provare” la V4, il percorso era inevitabile. Lho venduta a un ragazzo che abita a 30 km da Mandello, sul lago. È tornata vicino a casa, ed è in buone mani.

Perché a volte nella vita nascono idee che diventano un chiodo fisso, un tormento. Alla fine, ho dovuto assecondare quel desiderio ludico”, quella necessità virtuale di guidare una V4. Prima che sia troppo tardi, ovviamente: sono giovane, ma non ho tutta la vita davanti per vivere certe esperienze. Era il 1984 quando Honda lanciò la VF400F, la prima moto con motore V4. Nel 1989 arrivò la VFR 750 RC30, versione racing della VFR750F, con ingranaggi a cascata. Opere darte. Le ho sempre desiderate, perché rappresentano lorigine della mia passione per il V4.

Dopo aver fatto spazio in garage vendendo la Mandello, ho preso la Tuono V4: naked, con una guida più versatile rispetto alle Honda RC30 degli anni 90. Inoltre, Aprilia è stata la mia prima moto (STX 125 con motore Hiro…).

Mi vesto a dovere, accendo il motore e parto, il suono che emette è una melodia inebriante. Andare in moto è un concentrato di emozioni, energia e adrenalina, con una colonna sonora che non può lasciare indifferenti. E qui, le note sono superlative. Il V4 Aprilia ha un fascino unico, anche con lo scarico originale.

Arriva Bicio, ridendo, e partiamo. Piano però, anche se c’è il sole, le temperature non superano i 4 gradi.

Direzione Marradi, poi vedremo.

La moto ha una posizione di guida spettacolare, come se fosse stata costruita su misura per me. C’è spazio, è comoda, e tutti i comandi sono al posto giusto. La sensazione è di guidare una moto agile e compatta, come se fosse una 600cc o giù di lì. Intuitiva, leggera anche in manovra, con poco sterzo se paragonata alla tedesca(gs 1200 LC). Rispetto alla Mandello lmpostazione generale mi piace di più: la Guzzi era più turistica, si guidava a busto eretto. C’è poco riparo aerodinamico, ma daltronde è una naked. Ci sono cupolini più protettivi, e sicuramente proverò a migliorare questo aspetto.

Il cambio è dolcissimo, con innesti precisi e una buona sensibilità del comando, e anche i freni sono progressivi. Poi, in movimento, confermo quella sensazione di leggerezza che si avverte appena si sale in sella: è più leggera della Mandello, decisamente di più se la paragono alla tedesca.

Lerogazione è il fiore allocchiello di questa moto, ed effettivamente è fenomenale. Morbida ai bassi, riprende senza esitazioni e senza quel fastidioso effetto ON/OFF, con una progressione spaventosa. Mi fa dimenticare la trasmissione a catena (che mi piace quanto la trazione anteriore di una vettura…). Spinge con forza fino a trasformarsi in una belva feroce, con un suono che mette paura. A gas spalancato, gli innesti del cambio diventano fulminei, e il suono ti riporta immediatamente alle riprese on board” della MotoGP.

Arriviamo a Marradi, posteggiamo davanti al nostro bar e entriamo per un tè caldo. Condivido con Bicio le prime impressioni. Non mi preoccupo nemmeno del freddo che mi ha quasi congelato le mani, non è importante: sono soddisfatto, la moto funziona alla perfezione!

Esagerata, bellissima da guidare, lavrei comprata anche con 70 cavalli in meno. Non è la potenza massima che mi spinge a scegliere una moto, ma la componentistica e la sua personalità, e questa Aprilia è ancora un punto di riferimento sotto questi aspetti.

 


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