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Addio Presidente Friz

Eri stato nominato da poco Presidente dell’ ASD due ruote e avevi già iniziato a darti da fare per l’organizzazione di un evento sul territorio.

Il Presidente Francesco Pasti detto Friz.

Tutti ti conoscevano e tutti ti volevano bene ma pochi ti conoscevano fino in fondo.

Qualche riga non è esaustiva della tua vita ma farà conoscere degli aspetti che si perdono nella quotidianità.

 

Ti ho conosciuto negli anni 90, periodo forse più attivo per te lavorativamente parlando, in cui avevi un grande ruolo di responsabilità in officina ed eri in grado di mettere mani su qualsiasi motore. La tua competenza migliore la spendevi sugli impianti GPL dove eri diventato un mago nel montaggio e nel collaudo.

In officina si diceva che fossi in grado di montare un impianto intero in una sola giornata tanto è vero che hai raccolto la sfida e l’hai vinta.

Hai sempre avuto una grande passione per i motori e in particolare per la Formula 1 che quest’ anno ti stava dando anche delle soddisfazioni … ricordo ancora le ultime chiacchierate <<ah quest’ anno la Ferrari ci darà grandi soddisfazioni, siamo lì, sempre davanti …>> dicevi in prima persona come se fossi direttamente coinvolto nella scuderia. Ma si dice così da appassionato, vero? ci si immedesima completamente nella propria squadra.

C’erano tantissime cose che avevamo già fantasticato di mettere in atto a supporto di tutte le attività dell’associazione. Una delle ultime di cui si era parlato al telefono era quella di emulare la festa della Mototagliatella con quella del Motocaplaz.(Moto Cappellaccio per chi non è Ferrarese) Chissà se adesso verrà organizzata e magari e magari proprio in onore della tua memoria.

Voglio ricordare alcune storielle che eri solito raccontare magari davanti ad una pizza e una buona birra.

Una di quelle che mi era piaciuta di più era quella delle “gite” che facevi da ragazzino il sabato sera quando in Vespa PK Special raggiungevi la discoteca Melody Mecca, locale della riviera che aveva avuto un successo strepitoso proprio negli anni ’80. Questi giri che dovevano durare una notte diventavano come minimo un weekend perché tutto poteva succedere. Inutile raccontare tutti i dettagli ma era bello disquisire sulla libertà che ti da un due ruote di qualsiasi tipologia esso sia.

Ah non dimentichiamo che negli anni 80 le Vespa avevano rigorosamente lo stereo montato sulla carrozzerie per essere ascoltato a tutto volume e la tua “pompava più di tutte”.

Te ne intendevi di impianti elettrici e di autoradio. Erano la tua passione. Lo ricorda anche sulla Nuova Ferrara l’amico Daniele che sulla parte elettronica ricorda che non ti spaventava mettere mano su nessun impianto.

Un’altra cosa che ricordo con simpatia ma che se tornassi indietro non farei più neanche morto era lo spavento che ti ho fatto passare quando ho comprato una moto super elaborata e volevo farti assaggiare il brivido della potenza e della velocità. Ricordo ancora che, con grande fiducia, salisti sul sellino posteriore della mia Ninjia 900 super preparata con kit Dynojet e scarichi Vance&Hynes – cavolo ricordo ancora le elaborazioni perché avevano trasformato la moto – e siamo partiti metendo le prime 3 marce a tutto gas. La potenza era talmente brutale che per poco non ti ho perso per strada!!! che follie.

 

Da quella volta non hai mai più chiesto di fare un giro su con me e ancora fino a poco tempo fà quando ti proponevo un giretto, in senso ironico, mi mandavi a quel paese!

 

Ma nell’ ultimo periodo abbiamo guardato delle Vespe Vintage e avevamo anche fatto un piccolo pensierino di metterne una in garage. Peccato che adesso, con la moda delle moto e dei mezzi storici, tutti hanno alzato i prezzi alle stelle per i loro mezzi.

 

La tua passione per la meccanica ti vedeva sempre disponibile per tutti i ragazzi giovani che avevano bisogno di consigli o che magari ti chiedevano qualche intervento “a cuore aperto” su un motore 2 tempi. Quante serate abbiamo passato su “quella” minimoto cinese per accenderla e farla rombare con il suo motore da tagliaerba. Ma era anche una grande tribolazione perchè ogni giorno si rompeva un pezzo. Ma ci stà e noi lo prendevamo un pò a gioco (è cinese ;-))

 

I tuoi ultimi anni sono trascorsi parlando di tutte queste cose con un po’ di nostalgia e anche con un po’ di orgoglio sempre nel tuo campo base insieme a me, Davide, Franco e altri amici. Non ti ho mai sentito dire un no a nessuno che ti chiedeva consigli o supporto per fare qualsiasi cosa.

Era questa la tua indole.

Noi ora vogliamo ricordarti così, appassionato di motori e sempre disponibile per tutti. Di sicuro ci mancherai ma di te parleremo sempre.

Buon viaggio Friz.

Il tuo amico Andrea

 

 

 

 

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