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le moto che vorremmo trovare

L’usanza dell’uovo a Pasqua, ha vari significati, ma quello chi più banalmente ci viene in mente in questo periodo è legato all’uovo di cioccolato e al suo contenuto spesso minimale, effimero, alquanto deludente e quindi usato come termine di paragone per indicare qualcosa di scarsa fattura. Con la stagione motociclistica appena iniziata, se l’uovo di cioccolato che andiamo ad aprire contenesse, invece di un semplice portachiavi, la chiave di una moto, quale vorremmo trovare?

Impossibile decidere cosa piaccia di più, ma a caval donato non si guarda in bocca, dice il saggio. Meglio concentrarsi su un concetto, più che su un modello. Ognuno vorrebbe la sua moto dei sogni e non è escluso che la moto che sogniamo sia un modello inaccessibile ai più. Dovrebbe essere più che altro un modello che ci rispecchia e asseconda in toto l’idea individuale di motociclismo di ognuno.

L’appassionato di velocità che ama sgranchirsi in pista avrebbe certo piacere di trovare le chiavi di una supersportiva di ultima generazione. C’è l’imbarazzo della scelta e le case offrono il meglio dei loro reparti di ricerca, soprattutto se ufficialmente schierate con qualche squadra corse. Dalla BMW M1000RR alla Honda CBR 1000 RR-R Fireblade, passando per Aprilia RSV4, Ducati Panigale V4, Kawasaki ZX-10R, o Yamaha YZF-R1, ci si può abbellire delle prestazioni di queste velocissime moto guidandole nelle giornate dedicate e assaporare tutta l’emozione e l’adrenalina che una vera superbike sa trasmettere, nella totale sicurezza di un impianto e nel rispetto delle regole fondamentali della pista.

Per chi ama viaggiare, la scelta sarebbe ancora più vasta e in questo caso, più di tutto prenderebbe il sopravvento l’affetto o il gusto personale per una marca. Tra stradali pure, crossover e sport-touring i listini sono pieni di soluzioni e belle moto. Da qualche anno il segmento del crossover spopola e alcuni modelli come BMW GS e Ducati Multistrada sono in cima alla lista dei desideri di molti. Se aggiungiamo poi che l’ultima generazione di Africa Twin è la moto più venduta nel primo trimestre del 2023, non vi sono dubbi che questa sia la categoria più apprezzata dai viaggiatori e la più versatile anche nel quotidiano. A ruota si accodano anche Honda Transalp, Harley-Davidson Pan America, Aprilia Tuareg, Ducati DesertX, KTM Adventure, Kawasaki Versys, Suzuki V-Strom, Triumph Tiger, Yamaha Tracer e Ténéré, Moto Guzzi V85 TT, MV Agusta Turismo Veloce, Husqvarna Norden 901 e Moto Morini X-Cape. Più votate al turismo classico sono invece modelli come Honda Gold Wing o NT e BMW K o R che con grande comfort e capacità di carico, non passano mai di moda.

Il motociclista tutto ferro e giubbotto in pelle è un “cult” e quando si presenta al bar sulla sua scrambler o “classic moto”, sembra uscire da un film o un fumetto. Per chi sogna le moto di questo taglio, senza rinunciare alla qualità delle ultime tecnologie, ci sono modelli come Ducati Scrambler, che dalla sua uscita ha riscosso consensi e mette d’accordo quasi tutto il popolo dei motociclisti. Se poi volessimo andare su un classico che non passa mai, allora dovremmo sperare di trovare una Triumph Bonneville o una Moto Guzzi V7. Con il loro consolidato appeal, si fanno guardare in ogni contesto e se qualcuno dovesse mai dubitare delle prestazioni, non deve temere. Alle velocità di potenze proibitive, le moto di questo tipo sostituiscono il piacere di una guida brillante, ma rilassata e che lascia spazio ad un caleidoscopio di emozioni. Degli stessi tratti troviamo anche BMW R Nine T, Kawasaki W800, Moto Guzzi V9, Fantic Caballero e Triumph Speed Twin, Thruxton, o Scrambler.

Inutile dire che se si tratta di moto che non passano mai di moda, la gamma Harley-Davidson ha un posto speciale nella categoria. E il motociclista custom predilige spesso la casa di Milwaukee, che negli anni si è affermata come punto di riferimento del genere. La maggior parte dei modelli HD si rinnovano nel tempo, anche solo nel numero di serie, ma resistono da decenni come le Sporster (tra le più apprezzate), Road King, Nihgster e l’intramontabile Street/Road Glide. Concorrente da sempre, Indian è tornata già da un po’ sul mercato con bellissime moto e si sta guadagnando la sua fetta di estimatori con pezzi come Chief, Scout e le meravigliose Challenger e Pursuit.

Il custom non è solo made in USA e anche in Europa troviamo marchi come Triumph e BMW che hanno avuto da sempre un occhio di riguardo verso gli amanti del genere. Non solo Triumph Rocket 3, ma la Speedmaster e la più audace Bobber, sono in grado di competere con la produzione a stelle e strisce, mentre da Monaco di Baviera arrivano moto come la R 18 che nelle versioni Bagger e Transcontinental, attraversa tutto il panorama “Easy Rider”. Honda mantiene viva la serie Rebel che piace e convince gli intenditori, mentre per Kawasaki il custom si chiama Vulcan S. Da casa nostra non poteva non esserci una risposta e con la Ducati XDiavel, il custom diventa la moto veloce che non ci si aspetta. Sfida vinta?

In contro risposta a quanto detto in apertura, ci sono anche moto speciali, che a volte non si considerano perché meno funzionali all’utilizzo quotidiano e al largo impiego nella propria idea di passione motociclistica. Ma sognando un regalo inatteso, anche la Bimota Tesi H2 sarebbe veramente una moto splendida e non solo quantificabile con il prezzo oltre i sessantamila euro, ma per la tradizione tecnica che conserva da oltre tre decenni. Se la marca riminese si fa pagare cara la sua moto più speciale, MV Agusta ha nella Superveloce una sportiva che fa della raffinatezza il suo punto di forza. Elegante, ci racconta la storia del marchio sportivo italiano che con Giacomo Agostini è divenuto leggenda. Un bene, dato che oggi può essere la moto della nostra vita e non solo quella meraviglia di ingegneria meccanica italiana raccontata nei rotocalchi e libri di storia. Per pochi anche la Paton S1, già sul mercato da più di un decennio e ammirata anche all’Isola di Man in gara al Manx TT. Con un onesto propulsore bicilindrico preso dalla Kawasaki ER-6n, ha tutto il suo fascino nel telaio e nell’evocativa livrea verde che ricorda le 500 cc di Pattoni ai tempi del Motomondiale. Sognare non costa nulla. Buona Pasqua.

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