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nelle prime libere Jorge Martin davanti a tutti. Bagnaia fa fatica e chiude a 7 decimi

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La prima sessione di prove libere della stagione sorride a Jorge Martin, che strappa il miglior tempo davanti all’Aprilia di Espargaro e alla KTM di Acosta

La prima zampata la da Jorge Martin. Che mette tutti in fila indiana nel turno di prove libere che ha aperto ufficialmente la stagione 2024 della MotoGP, attesa nel week-end dalla gara inaugurale sul circuito di Lusail, in Qatar. La prima sessione del nuovo campionato però ha lasciato in eredità anche una sorpresa non così attesa: se lo spagnolo ha voluto mettere da subito le cose in chiaro, Pecco Bagnaia ha fatto molta più fatica del previsto, anche se in molti sono convinti che il bicampione del mondo abbia fatto pretattica, dato che da provare non è che ci fosse granché.

Martin subito velocissimo. Sorprende il rookie Acosta

Dopotutto a Lusail si sono svolti già i test precampionato, ed è stata quella l’occasione per mettere a punto il set up della moto. La Ducati, che da tradizione su questo tracciato va fortissimo (è quello dove ha ottenuto il maggior numero di pole position, cioè 8, e domenica potrebbe diventare anche il circuito dove ha ottenuto più vittorie tra tutti quelli del calendario 2024), ha tante frecce al proprio arco: Martin ha chiuso davanti a tutti con un tempo di 1’52”624, precedendo di 47 millesimi l’Aprilia di Aleix Espargaro e di 71 centesimi la KTM dell’esordiente Pedro Acosta, che ha mostrato numeri davvero notevoli (favolosa anche una ripresa della moto, evitando una scivolata che sembrava già scritta, sul finale della sessione).

Per trovare un’altra Desmosedici basta bussare al quarto posto, dove ha trovato posto Marc Marquez, subito piuttosto veloce al debutto sulla nuova moto. Subito dietro l’altra KTM di Brad Binder e la prima Honda, quella di Johann Zarco.

Pecco e Bastianini, avanti adagio: pochi giri senza rischi

Le due Ducati del Team Factory hanno chiuso al settimo posto con Bastianini (ritardo di tre decimi) e al 13esimo con Bagnaia, attardato appena sotto i 6 decimi. Ancora più indietro Marco Bezzecchi, che ha chiuso 18esimo a più di un secondo di ritardo da Martin. Tutto però lascia presagire che i piloti italiani abbiano voluto un po’ giocare al gatto e al topo, limitandosi a qualche accorgimento nei giri effettuati. Le condizioni della pista, con temperature piuttosto elevate, saranno ben diverse da quelle che i piloti troveranno sia nella FP2, sia soprattutto in gara sia nella Sprint Race che domenica, dal momento che come tradizione in Qatar si corre in notturna.

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