Come procede la battaglia fra i rookie del 2022?
Fra i cinque esordienti, in tre sono già finito una gara nella top ten: ottenuto anche un podio e una pole position
Sono due italiani a governare la classifica dei rookie. E con quali risultati: una pole position e un podio nei primi 11 round della stagione MotoGP™ in corso. Mica male per Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) e Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP™), due dei cinque piloti appena saliti in top class, di cui la maggior parte dalla Moto2™ e uno, Darryn Binder (WithU Yamaha RNF MotoGP™ ™), direttamente dalla Moto3™.
Ecco cos’hanno combinato nella prima parte di stagione.
Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team – 55 punti)
Il romagnolo, non c’è che dire, sta brillando in sella a una GP21 che si sta dimostrando più che valida. Accidenti le performance di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) nel 2021 e le tre vittorie ottenute dimostrando quest’anno da Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™).
Ma Bezzecchi ci ha messo tanta farina del suo sacco, soprattutto da quando il campionato è tornato in Europa dopo le prime gare fuori dal vecchio continente. La prima top 10 era arrivata in Argentina. Poi, dal Mugello, il decollo: una partenza in prima fila, complici anche le condizioni miste del sabato, con le qualifiche svolte dopo la pioggia. In gara, poi, il quinto posto.
Era possibile fare di più? Certo, da quanto ha dimostrato. Ad Assen il podio d’esordio, un mezzo secondo dal vincitore.
Meraviglia Bezzecchi: “Non mi aspettavo questo risultato”
Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing MotoGP™ – 18 punti)
Anche lui in sella alla GP21 e in gran spolvero al Mugello. Soprattutto il sabato, quando ha ottenuto la pole. Una delle prestazioni più convincenti in gara è arrivata però al Sachsenring, con un ottavo posto a mezzo secondo dalla KTM ufficiale di Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing) di ben sei secondi più veloci del compagno di squadra Bastianini.
Di Giannantonio, prima pole da favola in MotoGP™
Darryn Binder (WithU Yamaha RNF MotoGP™ Team – 10 punti)
Autore del doppio salto che l’ha visto passare direttamente dalla classe cadetta alla top class, il sudafricano ha stupito nella seconda gara dell’anno, quando sul bagnato è partito 23esimo e finito in top 10 a meno di un secondo dal ben più esperto fratello Brad.
Ha finito a punti anche il GP di Catalogna, dove è finito 12esimo. Al Mugello, inoltre, è arrivato davanti all’ufficiale dei tre diapason Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP™) ea meno di due secondi di distacco da Jack Miller (Ducati Lenovo Team).
Darryn Binder al centro della top 10: “Una bella esperienza!”
Remy Gardner (Tech3 KTM Factory Racing – 9 punti)
Stagione difficile per il campione del mondo in carica della classe intermedia. Per lui, come per il compagno di squadra Raul Fernandez, l’approccio alla RC16 è particolarmente dimostrato complesso.
A punti nel primo round, in Qatar, l’australiano si è in Portogallo, dov’è stato il primo fra gli esordienti con un distacco di 6 secondi dal primo dei rivali nella corsa al titolo di rookie of the year. Da segnalare anche il dodicesimo posto ottenuto a Barcellona.
Raul Fernandez (Tech3 KTM Factory Racing – 5 punti)
Per lo spagnolo i primi punti iridati in top class hanno tardato parecchio: sono arrivati a Barcellona, alla nona gara dell’anno. In Germania, due settimane dopo, un dodicesimo posto. A compromettere le sue performance anche una caduta sofferta in Portogallo, che l’ha messo KO per due gare, e un problema a un braccio che l’ha costretto al ritiro nell’ultima prova, in Olanda.