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MotoGP Valencia, Martin ci crede: “Con la soft mi sentivo meglio”. Bagnaia: “Ho sprecato un bonus”

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Lo spagnolo tiene aperto il mondiale: “Mi sono preso dei rischi, ma con la morbida mi sentivo sicuro”. In casa Ducati ottimismo, ma con qualche preoccupazione.

Jorge Martin non molla: si prende la nona Sprint Race della stagione e riduce a 14 lunghezze il distacco da Pecco Bagnaia, col quale domani nell’ultimo appuntamento della stagione si ritroverà a condividere il banchetto per il mondiale piloti.

A questo punto si può andare con i calcoli più semplici: a Bagnaia basterà arrivare quinto per assicurarsi il bis iridato, e dal box Ducati trapela un cauto ottimismo riguardo alle possibilità di cui dispone il centauro piemontese. L’ultima Sprint Race della stagione, oltre a certificare la superiorità nel format di Martin, ha visto chiudere sul podio la KTM di Brad Binder e l‘Honda di Marc Marquez, all’ultima gara della sua carriera con il team HRC.

Martin, la soft è quella giusta: “Rischi calcolati”

Martin ha saputo ancora una volta interpretare in modo mirabile la gara del sabato, sfruttando la sua proverbiale qualità nel riuscire a mandare subito in temperatura le gomme e soprattutto bravissimo a pescare l’accoppiata perfetta (media all’anteriore, morbida al posteriore).

“È stata una scommessa partire con la soft dietro, ma sapevo di non avere molti margini di manovra. Mi sono detto: o la va o la spacca, o cado o vinco, e così dovrò cercare di fare anche domani. Dopo pochi giro sentivo di essere già al limite, poi però Binder ha avuto a sua volta un piccolo calo e sono riuscito a superarlo. Ho dato tutto, senza fare calcoli e pensando solo a spingere a manetta. Sono contento perché ho dimostrato di volermela giocare fino all’ultima curva, e adesso spero di riuscire a fare altrettanto anche domani. Nessuno ha niente da perdere: si va col coltello fra i denti, importante è crederci fino alla fine”.

Bagnaia: “Ho sbagliato gomma, ho sciupato un bonus”

Pecco arriva ai microfoni senza accampare molte scuse, ma ammettendo l’errore:

Abbiamo sbagliato la gomma dietro, al mattino mi trovavo bene ma nel pomeriggio le condizioni sono cambiate, peccato perché mi aspettavo di più e mi sono giocato un bonus per poter avere un gap superiore in gara, ma sappiamo quanto siamo forti la domenica e ripartiremo da questa certezza. La prima idea di gara era di correre con la media davanti e la morbida dietro, poi però abbiamo cambiato idea e l’abbiamo pagata cara. Col senno di poi è facile parlare, ma adesso bisogna resettare e pensare a domani.

Con la Sprint ho un rapporto particolare, ma ammetto che nelle ultime tre che ho disputato c’è sempre stato qualcosa di strano che mi ha condizionato. Comunque so di potermela giocare bene: dovrò partire bene e cercare di gestire le cose, un quinto posto come oggi andrebbe bene e voglio che sia così. Magari domani la dura potrebbe rappresentare la soluzione migliore: l’importante è non commettere errori”.

Gino Borsoi: “Jorge perfetto, anche la squadra al top”

In casa Pramac c’è la soddisfazione visibile sul volto di Gino Borsoi, che ha pienamente concordato il piano gara studiato con il suo pilota di punta.

“Dovevamo attaccare, e in queste condizioni Jorge è davvero un gran lottatore. Oggi è stato perfetto, così come perfetto è stato il lavoro di tutta la squadra. Ha dimostrato una volta di più di essere il più forte nella Sprint Race ed è stato bravissimo nel gestire al meglio alcune situazioni di gara che non erano per nulla semplici. C’eravamo detti di provare a fare il possibile per guadagnare punti su Bagnaia, evitando di creare però situazioni difficili dalle quali sarebbe risultato complicato risalire. Non abbiamo commesso errori e ci siamo presi il massimo possibile. Domani è un altro giorno, ma vogliamo tentare l’impresa”.

Davide Tardozzi: “Le medie al mattino avevano funzionato”

In casa Ducati, intesa come Team Factory, Davide Tardozzi ammette a sua volta di avere tutto sotto controllo.

“Il quinto posto era l’eventualità peggiore che avevamo messo in preventivo tra quelle che potevamo considerare come le più positive, pertanto dico che si può essere moderatamente soddisfatti. Cosa non ha funzionato lo capiremo meglio guardando i dati della gara, ma Pecco ci ha detto che qualcosa non gli è piaciuto e dunque dovremo lavorare per capire dove nascono i problemi. Abbiamo scelto di correre con le medie perché ritenevamo che fosse la soluzione migliore, pensando al fatto che al mattino Pecco girava sempre sull’1’30” basso e pertanto eravamo in totale controllo, convinti che potessero andar bene anche in gara”.

Gigi Dall’Igna ammette di volerci pensare un po’ sopra, consapevole che qualcosa non ha funzionato nella scelta delle gomme.

“Bisogna guardare i dati, analizzeremo sia quelli al posteriore che all’anteriore per capire cosa è successo. A livello psicologico è una bella battaglia: Martin e Bagnaia sono due ragazzi formidabili ed è una battaglia di nervi difficile da gestire, non vorrei essere al loro posto domani pensando alla fatica che dovranno fare. Bisognerà fare valutazioni sul tipo di gomma da scegliere, anche sull’anteriore, anche perché correremo con temperature un po’ più fredde rispetto ad oggi”.

Binder al massimo, Marquez e il “regalo d’addio” alla Honda

Sul podio della Sprint sono finiti anche Brad Binder e Marc Marquez. Il sudafricano della KTM è stato l’ultimo ostacolo a frapporsi tra Martin e il proposito di accorciare ulteriormente il divario da Bagnaia nella classifica piloti.

“È stata una bellissima gara, tirata e piena di giri al limite. Quando ho superato Vinales ho pensato che potessi davvero farcela, alla fine però la voglia di Martin di recuperare i punti per il mondiale ha finito per fargli prendere qualche rischio in più del dovuto, e comunque il secondo posto va bene lo stesso”.

Marquez, all’ultima gara con la Honda, ha invece voluto ringraziare soprattutto il pubblico di Valencia.

“Una folla incredibile, un’emozione unica che valeva la pena vivere. Sono partito da dietro, ho cercato di rimontare prendendomi qualche rischio, e almeno un paio di volte sono andati vicino a sdraiarmi. Poi però alla fine ho trovato un buon passo e sono felicissimo di aver chiuso sul podio. Domani sarà più dura, ma spero di ripetermi per chiudere in bellezza un lungo capitolo della mia vita sportiva”.

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