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MotoGP, Petrucci torna nell’amata Le Mans: sostituirà Bastianini in Ducati

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Sarà il centauro del team Barni a prendere il testimone da Michele Pirro: “E’ un sogno vestire quella tuta, voglio andare a punti, ma sono già felice così”.

Le Mans11 ottobre 2020: risuona l’Inno di Mameli, Danilo Petrucci lo ascolta sul podio, dove i ‘damigelli’ sono iberici, Alex Marquez e Pol Espargaro. E’ la seconda vittoria in MotoGP del pilota di Terni, che con una grande prova sul circuito di Francia aveva conquistato il posto da pilota ufficiale Ducati nel 2018. Domenica, dopo aver corso in Suzuki il GP di Thailandia 2022, per Danilo Petrucci sarà ancora MotoGP, e soprattutto sarà ancora Ducati: correrà al fianco del campione del mondo Pecco Bagnaiain sostituzione di Enea Bastianinio.

Le Mans, Petrucci e il sogno Ducati

“Si realizza un sogno, è una chiamata inaspettata: non accade spesso ti chiamino per salire sulla moto campione in carica. Sognavo di indossare ancora quella tuta, ma non sarà facile: solo a me puoi chiedere di fare una gara in MotoGP senza test, a Barcellona Bautista mi ha confidato che non lo avrebbe fatto, a Le Mans piove e fa freddo, le condizioni non sono facili. Però conosco la Ducati e l’ambiente Ducati mi conosce, quando Michele Pirroche domenica è impegnato nel Civ, ha suggerito a Marco Barnabò questa possibilità, hanno detto sì. Quando ho corso con la Suzuki in Thailandia, mi sono messo dietro due piloti: vorrei divertirmi e conquistare punti iridati, ma già adesso so che domenica sarò felice” racconta con emozione a ‘La Gazzetta dello Sport‘.

Le Mans, la Ducati che ritrova Petrucci

A qualche anno di distanza Petrucci, che ha corso intanto con la KTMla Dakaril MotoAmerica (‘Ci vorrei tornare, ma per vincere il titolo’) e che ora si barcamena nel Mondiale SBK), avrà a che fare con una Ducati competitiva e con un compagno di squadra (vittorioso in Portogallo e dentro Spagnapiù a Portimao e Austin nelle Gara Sprint) consapevole della sua forza, perché campione del mondo: “Sono certo che sia una Ducati migliore, ai miei tempi non tutte le Desmo andavano forte come adesso. Bagnaia è maturato, il titolo vale rinnovata consapevolezza: per la prima volta diviso il box con un campione del mondo; ha commesso errorima è il pilota migliore e gli avversari sono alla sua altezza, ma una gara ciascuno, quindi è il favorito per il titolo” rivela il centauro del Squadra Barni.

Le Mans, una pista speciale per Petrucci

Le Mans rappresenta per Danilo Petrucci, che ha centrato nel campionato delle derivate la quinta e la sesta posizione a Mandalikauna sorta di ‘giardino di casa’: “Qui sono salito tre volte sul podio, nel 2018 ho ottenuto la Ducati ufficiale e nel 2020 ho vinto; sono stato in testa dall’inizio alla fine, Dovizioso mi ha passato al via, ma l’ho sorpassato sull’esterno. Non c’era il pubblico e mi sono messo l’animo in pace, perché voleva dire che il Mugello, dove avevo vinto la prima gara, non era stato un caso. Dopo il Mugello dovevo realizzare che avevo vintooccorreva un’ora chiuso al buio nel silenzio di una stanza, invece a Le Mans volevo tornare dai miei e cenare con loro in taverna: sarei ritornato in tempo, se i tifosi fuori dalla superstrada di Terni non mi avrebbero ‘sequestrato’ per festeggiare ”.

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