
Nonno Atipico è un brand culturale e narrativo nato per ribaltare uno degli stereotipi più resistenti del nostro immaginario: quello della terza età come tempo di attesa, fragilità o nostalgia. Al contrario, racconta l’essere nonni oggi come un’esperienza contemporanea, libera e sorprendente.
Lontano dalle immagini rassicuranti ma limitanti del “nonno di una volta”, Nonno Atipico dà voce a uomini e donne maturi che continuano a vivere pienamente: persone attive, curiose, ironiche, immerse nel cambiamento, nei desideri e nelle relazioni. Nonni che viaggiano, creano, imparano, si mettono in discussione.
Il progetto nasce come spazio editoriale e creativo, a metà tra storytelling e osservazione sociale, con l’obiettivo di:
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valorizzare la longevità come risorsa narrativa e sociale
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costruire nuovi modelli di rappresentazione dell’età adulta avanzata
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favorire un dialogo autentico tra generazioni
Nonno Atipico parla a chi è già nonno, a chi lo diventerà, ma anche a figli, nipoti, brand e media interessati a raccontare il presente senza etichette anagrafiche.
In un’epoca che invecchia rapidamente ma continua a comunicare quasi esclusivamente la giovinezza, Nonno Atipico apre uno spazio nuovo, necessario e ancora poco esplorato: quello di un’età che non rappresenta una fine, ma una trasformazione.
Uno degli ambiti privilegiati del progetto è il viaggio, inteso come avventura affrontata con la lentezza, la curiosità e la capacità di immedesimazione tipiche della maturità. È proprio questo approccio che rende possibili imprese che, a prima vista, sembrerebbero irrealizzabili. Non si tratta di sfidare il limite, ma di plasmare se stessi alle difficoltà, adattandosi alle situazioni.
Emblematica in questo senso è l’impresa che porterà ad attraversare il Marocco, la Mauritania, il Senegal e il Gambia per raggiungere la Guinea Bissau. Un viaggio via terra, in moto, che si concluderà con la donazione del mezzo a operatori umanitari locali.
La moto, in questa storia, non è solo un veicolo: è un catalizzatore di incontri, racconti, personaggi e situazioni che si rincorrono lungo la strada e finiscono per incontrarsi in un luogo e in un tempo impossibili da prevedere.
Il desiderio è quello di raccontare questo e altri viaggi, con un denominatore comune chiaro: l’avventura come forma di conoscenza, il movimento come narrazione, la maturità come spazio creativo.
Perché essere nonni, oggi, può significare anche questo: continuare a partire.
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Giacomo Bertola
Nonno Atipico







