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Aprile a Caprile Report

Il motore di queste operazioni è sempre Giovanni che, ponendosi le domande giuste rispetto alla conoscenza del territorio dei motociclisti autoctoni, propone degli itinerari insoliti. Personalmente conosco abbastanza il territorio ma non avevo mai pensato di tracciare un percorso ufficiale e portare a spasso delle persone con i loro ferri.

Il meteo in queste settimane è abbastanza ballerino e il giorno 20 ci fa un bello scherzetto. Parto alla mattina ore 7:30 per raggiungere la Concessionaria Honda Estense Motori con temperatura attorno agli 8 gradi centigradi. 

Non stacco mai l’ assicurazione neanche durante l’ inverno ma, devo essere sincero, percorrere 130 km al freddo per andare e qualcosa di meno al ritorno mi fa un pò riflettere. Il viaggio è partito, felpa e giubbotto tecnico addosso penso che in qualche modo sopporterò. effettivamente solo le mani sono leggermente indolenzite ma il resto del corpo risponde bene.

Arriviamo alle 8 e iniziamo ad accendere il pc unitamente ai colleghi del direttivo e al nostro presidente Tex che si presenta automunito con i suoi due fedelissimi compagni caninini Paco e Flor che, educatissimi, accolgono i primi arrivati e mettono subito di buon umore.

Mentre prepariamo i moduli on line per le iscrizioni penso che la tecnologia ci da veramente una bella mano nel gestire celermente iscrizioni e prenotazioni. Non voglio essere polemico ma partecipo a diversi eventi sul territorio anche di importanza nazionale e spesso tutto rimane cartaceo con lunghe file per le registrazioni.

ore 9:30 parte il briefing dove Giovanni elenca il programma della giornata e presenta le guide tra cui ci sono io, Mauro, Daniele, Alberto, Franco e Vladi che facciamo da apripista e da “scopa” per chiudere l’ ultimo del gruppo.

Mauro interviene per raccontare meglio il percorso e cosa andremo a visitare mentre Alberto fa un cenno più tecnico per una parte del percorso che presenta dossi e avvallamenti e per cui bisogna prestare maggiore attenzione.

Ore 10 è prevista la partenza. Tengo a precisare che a  questi eventi organizzati dalla nostra ASD Due Ruote e la Honda Estense Motori la maggior parte delle moto sono Honda ma non è preclusa la partecipazione delle altre marche. Lo dico perché durante il motogiro mi è capitato di parlare con alcuni partecipanti che si dicevano essere preoccupati perché non possessori di moto Honda. Chiaramente la Concessionaria coinvolta spesso organizza anche eventi esclusivi dove si prova tutta la gamma honda ma per il motogiro predilige coinvolgere quanti più motociclisti possibili.

Il giro parte con un primo percorso molto fluido per le campagne ferraresi con un bell’ asfalto e curve abbastanza morbide. Il percorso attraversa alcuni paesini dove la velocità viene ridotta per rispettare le persone che vi abitano. Alla fine siamo circa una cinquantina di motociclette divise in tre gruppi per meglio controllare la velocità del percorso. 

Verso le 11 arriviamo tutti a Tresigallo – ora Tresignana – la città metafisica con la piazza a forma di D voluta da Mussolini quando fu edificata. un bell’ aperitivo con qualche chiacchiera da scambiare in un clima di affetto motociclistico (si sa che i motociclisti quando sono in gruppo fanno comunità).

Da qui si riparte in grande stile per attraversare un paesino disperso nel nulla ma che sta diventando famoso per i murales che ci sono sulle case che rappresentano o scene di vita quotidiana o arte pop o qualche personaggio di film famosi come ET e King Kong.

Naturalmente sono d’ obbligo qualche foto di gruppo e due chiacchiere leggere dopo aver tolto il casco.

Il paesino in questione, se a qualcuno capita di passare, si chiama Gherardi e si trova  a metà strada tra Tresigallo e Jolanda.

Passato Gherardi inizia il pezzo di strada pericoloso dove buche e avvallamenti rende la guida più attenta. Fortunatamente i gruppi rimangono compatti e i motociclisti sono esperti nella gestione dell’ asfalto malmesso – purtroppo in Italia le strade non sono il massimo e siamo abituati ad ogni tipo di sfida. Ma questo non è il luogo delle polemiche; scusate lo sfogo e si va avanti.

Inizia il pezzo tortuoso ma con curve lunghe ed il passo aumenta. Finalmente un motogiro con un pò di sprint. Scusate anche quì lo sfogo ma capita di fare dei motogiri in seconda /terza che non ti lasciano un minimo di sfogo.

… e Poi … Aprile a Caprile, arriviamo al ristorante Casa e Butega – Cucina Inclusiva dove ci accolgono gli operatori tra i quali anche diverse persone che hanno delle disabilità e vengono coinvolti nelle normali operazioni di gestione ristorativa. C’è un ricco buffet e grande cordialità. Due parole di confronto con Mauro che presenta il progetto insieme alla direzione e siamo pronti per la foto di rito.

Saluti e convenevoli poi un gruppo di ritorno decide di fare alcune strade bianche e qualche percorso “diverso” dall’ asfalto – ci stiamo già preparando per la motoscampagnata?

Inca 

 

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