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“Qualcosa non ha funzionato con la Ducati”

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Marc Marquez e Pecco Bagnaia commentano la giornata del venerdì del GP del Qatar, con le libere che hanno sostituito causa pioggia le pre-qualifiche. Lo spagnolo smorza le aspettative, il campione 2023 non nasconde la frustrazione

Un venerdì piuttosto particolare quello vissuto dai piloti impegnati nel primo appuntamento stagionale della MotoGP 2024, di scena in Qatar. Lo spiazzante acquazzone ha infatti stravolto il programma, con lo slittamento delle pre-qualifiche (P) che determineranno la top ten d’accesso alla Q2 a domani mattina. Il consesso dei piloti riuniti in Direzione Gara ha infatti stabilito di disputare al posto delle P delle seconde prove libere, con una sessione quindi più breve da tre quarti d’ora. In queste FP2 Marc Marquez ha ottenuto il miglior tempo, ma a parere del neoacquisto del team Gresini è irrealistico parlare di speranze di podio, se non addirittura vittoria. Mastica amaro invece il campione regnante Francesco Bagnaia, per ora solo 12esimo dopo questo venerdì di prove.

Marquez: “Il podio non è alla nostra portata, figurarsi la vittoria”

Concentriamoci allora sulle reazioni di questi due piloti che hanno in comune il fatto di correre con le Ducati (pur su versioni diverse) e di avere in bacheca diversi titoli iridati. Marquez, parlando con i giornalisti a fine giornata, ha fatto il punto: “Il nostro pre-stagionale è stato buono e all’insegna della costanza, cosa a cui puntavo. Certo, ci sono ancora delle incognite, come il fatto che questo fine settimana correrò per la prima volta in gruppo. Dovrò domare l’istinto di guidare come se fossi sulla Honda, e cercherò di concentrarmi come ho fatto nei test”.

Lo spagnolo otto volte campione del mondo ha poi smorzato le aspettative, pur comprendendo il fatto che ci siano: “Ne sono molto grato, ma in fin dei conti sono consapevole da dove vengo, il mio stato attuale e quello che dovrò fare ancora. Devo ricostruire passo passo la fiducia e le sensazioni giuste sulla moto per crescere e avvicinarmi ai migliori. Almeno quattro, cinque, sei piloti vanno più forti, basandomi sui test”.

Marquez ha quindi messo in guardia: “Come nei test, alcune volte potremmo essere 14esimi, altre davanti. Speriamo che sia quest’ultima la tendenza nel corso della stagione. Ma comunque questo è l’inizio del nostro cammino: sicuramente è meglio essere al primo posto che dietro, ma non parto con l’idea di poter cogliere il podio, non è realistico. Non è alla nostra portata e non possiamo per ora vincere delle gare. Vediamo invece se possiamo cogliere il quinto o il sesto posto”.

“Sono comunque più tranquillo rispetto alle scorse stagioni”

In ogni caso, ha sottolineato il pilota del team Gresini, è decisamente più “rilassato” rispetto agli altri anni. “C’è sempre la pressione e le farfalle nello stomaco, ma quest’anno sono più tranquillo, pur avendo sempre la voglia di stare davanti. E questo perché quando ho scelto questo team e questa moto sono stato realista e sapevo i miei obiettivi. Ci saranno momenti belli ed altri meno belli, giorni in cui non centrerò la Q2 ed altri in cui invece sarò in pole”. Comunque, “per quanto tu possa aver vinto di tutto, nello sport si vive nel presente, non nel passato”, ha sentenziato Marquez a chi gli ha fatto notare i successi Gresini a Lusail nel 2022 con Enea Bastianini e nel 2023 con Fabio Di Giannantonio.

Bagnaia ammette: “Non mi aspettavo questo inizio”

Veniamo quindi a Pecco Bagnaia, che come è quasi consuetudine resta un po’ nascosto nelle libere. Anche se comunque ci sono dei problemi accusati, come lo scarso grip nella FP1 (dove ha concluso decimo), mentre nelle FP2 introdotte di corsa i piani di lavoro sono stati scombussolati, con il pilota Ducati ufficiale che sotto la pioggia non ha forzato più di tanto.

Bagnaia ai giornalisti ha ammesso che non si è trattato dell’inizio che si sarebbe aspettato, aggiungendo il fatto che il suo feeling stamane era sì buono “ma qualcosa non ha funzionato“. “Può succedere, o meglio è già successo, ma mi auguro che abbiano risolto tutto”, ha aggiunto. Pecco ha poi puntato il dito con la gomma nuova, “sapevamo infatti il nostro potenziale grazie ai test”, ovvero quelli pre-stagionali dominati dal campione piemontese.

Quindi ha spiegato: “Quello che volevamo fare era giusto individuare quale moto mi confacesse meglio, visto che c’era una piccola modifica, e siamo riusciti a farlo. Mi aspettavo comunque una FP2 normale, senza pioggia, per ritrovare la solita velocità. Ma grazie ai test e al lavoro fatto questa giornata non dovrebbe rappresentare un problema. Speriamo di avere però un po’ più di fortuna domani”.

L’incognita della pioggia e dello sporco su pista

Sulle prove su bagnato, Bagnaia ha ammesso che, se non altro, “abbiamo visto com’è girare in notturna con queste condizioni. Le luci danno un po’ fastidio, ma almeno il grip non è male“. Però secondo il pilota il rischio è non capire quanta acqua ci sia in pista, e lo sporco tale che “quando sei dietro a qualcuno dopo tre giri finisci che non vedi più, e può essere un problema di cui discuteremo più tardi sicuramente in Safety Commission”.

Pecco ha quindi assicurato non essere nervoso, piuttosto per niente contento “perché sono abituato a stare davanti”. E ancora: “La FP2 ha rappresentato la nostra prima uscita su bagnato con la nuova moto e non mi sono trovato così bene. Ma la strada che abbiamo intrapreso non è stata quella giusta. Quindi, col senno di poi, dovevamo prendere un’altra direzione”.

MotoGP, GP Qatar: orari e dove vedere in tv e streaming il fine settimana di gara

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