partito per l’Indonesia dopo l’operazione. Anche Marini a caccia dell’ok dei medici
Dopo l’operazione alla clavicola fratturata allenandosi al ranch di Valentino Rossi, Marco Bezzecchi è pronto a tornare in pista nel Gran Premio di Indonesia di MotoGP ma c’è da superare lo scoglio della idoneità medica. Pronto al rientro Luca Marini
Con la F1 ferma a prendersi la scena del motorsport il prossimo fine settimana sarà il Mondiale MotoGP che torna dopo la sosta a correre in un finale di stagione ad alta tensione con la lotta sul filo del rasoio tra Jorge Martin e Francesco Bagnaia per il titolo con soli 3 punti di differenza tra i due. Sta facendo di tutto per esserci anche il terzo incomodo, quel Marco Bezzecchi che sabato scorso si è rotto la clavicola durante gli allenamenti al ranch di Valentino Rossi e si è operato l’indomani.
Una corsa contro il tempo per il Bez ma anche per tutto il Mooney VR46 Team, la scuderia del Dottore, che al momento, almeno solo sulla carta, rischia di non correre in Indonesia. Visto che anche l’altro pilota, Luca Marini è reduce da tre gare di stop per infortunio e attende l’ok da parte della commissione medica della MotoGP per essere dichiarato “fit to race” vale a dire idoneo.
MotoGP: Bezzecchi ko al ranch di Valentino Rossi, cosa è successo
Domenica scorsa Marco Bezzecchi si è fratturato la clavicola mentre si allenava in moto al Ranch di Valentino Rossi centro gravitazionale della Academy del pluricampione di Tavullia. Il giorno dopo il Bez è stato operato presso l’Unita Operativa di Ortopedia e Traumatologia di UNIMORE, a Modena, dove l’equipe coordinata dal Professor Porcellini ha eseguito l’intervento per ridurre la lesione.
MotoGP, Bezzecchi vola in Indonesia: “Voglio correre”
Una corsa contro il tempo che Marco Bezzecchi sembra determinato a vincere, prima al centro medico e poi in pista. Il pilota vuole correre a Mandalika e per questo è salito insieme a tutto il team VR46 sul volo con direzione Indonesia con l’obiettivo di ottenere l’idoneità medica. Praticamente un recupero lampo come già fatto da Francesco Bagnaia dopo lo spaventoso incidente di Barcellona presentandosi abile e arruolabile pochi giorni dopo per incassare l’ok dei medici per correre a Misano con tanto di podio sofferto.
Nel caso di Bezzecchi c’è l’aggravante dell’operazione ed anche il fatto che all’orizzonte ci sono ben tre gare consecutive in calendario: Indonesia appunto e poi Australia e ancora Thailandia. Ma il pilota resta ottimista:
“L’infortunio non ci voleva, soprattutto in questo momento decisivo della stagione. Subito dopo l’intervento, si è prospettata la possibilità di tentare di partecipare alla gara. Abbiamo aspettato 48 ore e dopo gli ultimi consulti medici e un programma di fisioterapia molto intenso fino all’ultimo minuto prima della partenza, con il Team, abbiamo deciso di provare a raggiungere l’Indonesia per avere il fit to race. Non sarà facile, ma vorrei essere in pista e provarci”.
MotoGP, Team VR46: anche Marini cerca l’ok al rientro
Bezzecchi è ancora in corsa per il Mondiale MotoGP, 3° in classifica piloti alle spalle di Bagnaia con 54 punti di ritardo, -51 da Martin che incalza invece Pecco a -3 in una lotta serratissima per il titolo. Non uno ma ben due ok dai medici si aspetta il Team Mooney VR46. Situazione paradossale per la squadra di Valentino Rossi in MotoGP che ha infatti Luca Marini, convalescente anche lui dopo una frattura alla clavicola rimediata in un incidente proprio con Bezzecchi al via della Sprint Race che gli ha fatto saltare le ultime 3 gare.
Ma per il fratello di Valentino Rossi l’ottenere l’agognato “fit to race” dal centro medico e dalla direzione corsa dovrebbe essere una pura formalità. Non a caso Marini parla già da chi è sicuro di scendere in pista:
“Sono felice di tornare in circuito. Il recupero dall’infortunio procede bene, dopo l’operazione ho iniziato subito tutti i trattamenti e la fisioterapia e mi sento pronto a tornare in sella alla Ducati. Aspettiamo il check medico di giovedì, ma l’obiettivo è correre in tutte e tre le gare di questa tripletta e ritrovare le stesse buone sensazioni alla guida che avevo in India. Non sarà un weekend facile, ma sono motivato a fare bene“.