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“Sono distrutto, ma mollare mai”

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Archiviato il GP di San Marino, i protagonisti della gara di Misano commentano la loro gara. Le parole del dominatore Jorge Martin e dei distrutti ma comunque sul podio Bezzecchi e Bagnaia

Jorge Martin tiene viva la corsa al Mondiale 2023 di MotoGP, ma l’indomito Francesco Bagnaia pur ferito non intende agevolare la strada ai diretti avversari. Il pilota Pramac (per inciso, altra tripletta Ducati sul podio, come vedremo) ha dominato dal primo all’ultimo giro anche la gara del GP di San Marino e della Riviera di Rimini, dodicesimo appuntamento della stagione.

Martin dominatore, Bezzecchi e Bagnaia resistono e trovano il podio

Lo spagnolo conquista Misano con un margine di 1.350 secondi su Marco Bezzecchi e 3.812 su Pecco, due piloti non al massimo della forma dopo i postumi degli incidenti subiti solo pochi giorni fa al Montmelò del GP di Barcellona.

Il pilota del team Mooney VR46 ha lottato con i dolori al polso destro e al braccio, mentre Bagnaia con la gamba destra e quell’ematoma che è un miracolo se sia riuscito nel giro di una settimana a rimettersi in sella alla Desmosedici e non solo a concludere la gara, non solo giungere nella zona punti, ma persino salire sul podio dopo una corsa in cui per buona parte ha lottato per la piazza d’onore.

Ovviamente nulla da togliere al mattatore Martin, che come abbiamo detto ha monopolizzato larga parte del fine settimana di Misano andando a vincere con merito. Ma sicuramente vanno tributati gli onori anche ai suoi diretti rivali, tra cui un Pecco giunto alla fine della gara visibilmente stremato e provato.

E che come nella Sprint Race di ieri (il cui podio è stato replicato nella gara odierna, tra l’altro) ha combattuto non solo con i problemi alla gamba ma anche con un altrettanto tenace e pugnace Dani Pedrosa, alle sue calcagna e alla fine quarto. Se lo avesse superato sul podio avrebbe dato un bell’assist a Martin in ottica classifica, dove ora Bagnaia resta primo, ma Martin ha ridotto il suo svantaggio da meno 50 punti a meno 36. Terzo Bezzecchi a meno 65.

Jorge Martin: “Vincere in Italia è un obiettivo che volevamo centrare”

Martin, dopo i ringraziamenti di ritmo alle persone che lo hanno aiutato ad ottenere il risultato (“Fatichiamo tantissimo, lavoriamo davvero tanto per migliorare”), ha analizzato così la sua gara vincente:

Oggi sapevamo che con Pecco e Marco sarebbe stata molto dura ed è andata così. Ho cercato di estendere il vantaggio ogni giro, cercando anche di chiudere bene quando si avvicinavano. Poi quando ho preso un po’ di margine ho cercato di spingere come un pazzo.

Alla fine avevo quel piccolo margine da mantenere su Marco e ho spinto ancora tanto. Vincere qui in Italia, davanti al pubblico italiano, è un obiettivo centrato. Sono molto felice”.

Dall’Igna: “Bezzecchi e Bagnaia hanno fatto un miracolo”

Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, ha parlato di “miracolo” per i suoi piloti (“Sono stati degli eroi, non è facile correre su questa pista“). E a proposito di essi, Bezzecchi, che nel retropodio ha scherzato con Bagnaia commentando la gara (“Mi hai rotto il ca… che mi devi sempre passare all’esterno”), ha così affermato subito dopo essere sceso dalla sua Ducati:

“Sono felicissimo per questo risultato, ho dato tutto quello che avevo. Quando ho superato Bagnaia, la gomma anteriore ha respirato maggiormente e sono riuscito a fare un ottimo passo, nonostante la mano mi facesse sempre più male. Volevo a tutti i costi questo podio e ce l’abbiamo fatta, più di così non potevo fare“.

Bagnaia: “Ero motivato per i tifosi, oltre che per me”

Bagnaia, già primo nel warm-up, a caldo ha commentato:

“È stata dura. La mia motivazione scaturiva dal fatto che volevo fare una bella gara per i tifosi, oltre che per me. Alla fine ero distrutto dopo metà gara, poi il nuovo regolamento sulla pressione della gomma anteriore di sicuro non ha aiutato. Comunque sono contento del risultato che ho ottenuto, non è stato semplice considerando la situazione”.

Successivamente ha aggiunto ai microfoni di Sky Sport:

“Una gara difficile, ho provato a passare Jorge ma ne aveva di più, riusciva a recuperare molto di più. La pressione era alle stelle per stare al suo ritmo, ho dovuto usare più le braccia che le gambe, negli ultimi due o tre giri ho inoltre spinto da Pedrosa. Sono molto orgoglioso delle mie persone che mi hanno aiutato. Mollare mai. 

Domani? Resterò tranquillo, ho dovuto prendere gli antidolorifici per la gara, stasera sarò piegato in due. Alla fine va bene così [riguardo il risultato, ndr], meglio ora riposarsi”.

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