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La Ducati si preparava a portare il diciassettenne Oli Bayliss sotto i…

Il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, ha rivelato che sta elaborando un piano che potrebbe vedere l’adolescente Oli Bayliss, figlio del tre volte campione del WorldSBK Troy Bayliss, entrare nel campionato del mondo sotto la sua guida.

Bayliss Jnr sta attualmente scalando le classifiche nazionali australiane a un ritmo rapido. Dopo essere arrivato secondo nel campionato australiano Supersport 2020 a soli 16 anni, ora – a 17 anni – gareggia nel campionato australiano Superbike.

In sella a una Ducati Panigale V4 R preparata dal team Desmosport di suo padre, Bayliss si è ambientato rapidamente nello stile di vita della 1000cc e attualmente è quarto in classifica dopo aver ottenuto la sua prima vittoria nell’ultimo round di Hidden Valley.

Il suo successo in così giovane età unito a quel cognome sta già catturando l’attenzione di personaggi nel paddock WorldSBK, non ultima la Ducati, che ha fornito gli strumenti per i tre titoli WorldSBK di Troy e per tutte le sue 52 vittorie in gara.

Anche se il tempo è dalla sua parte quando si decide se prendere a bordo l’adolescente, Ciabatti dice a Speedweek che sarebbe un piacere accogliere nuovamente la famiglia Bayliss nell’ovile.

“Dateci ancora un po’ di tempo, abbiamo qualche idea per il prossimo futuro. Abbiamo un piano per lui, se non ancora fisso. Conosco Oli da quando è nato e il mio rapporto con Troy va ben oltre il professionale collaborazione.

“Ricordo questo piccoletto con gli stessi occhi azzurri di suo padre che mise da parte il triciclo quando aveva due anni. Oli è un clone di suo padre! Troy gli ha dato molti consigli”.

Una potenziale opzione potrebbe essere quella di introdurlo nella mischia internazionale attraverso il Campionato WorldSSP, a cui Ducati tornerà nel 2022 a condizione che i regolamenti vengano modificati per consentirgli di correre con la Panigale V2 da 955 cc.

Sarebbe particolarmente appropriato dato che la Ducati ha appena rivelato un’edizione speciale del V2 per il 20° anniversario di Troy Bayliss in onore del primo titolo WorldSBK dell’australiano nel 2001. Per ‘Papà’, tuttavia, il focus per Oli rimane il suo lavoro scolastico.

“Il piano è che finisca la scuola – ha detto – Ha ancora due mesi, che sono molto importanti. Saremmo potuti andare in Europa due anni fa. Nel 2016 Ben Henry ed io abbiamo fondato il team DesmoSport Ducati, a quella volta Oli stava già guidando la 300. In cuor mio mi era chiaro che se fosse stato veloce avrebbe guidato per noi, ma sapevo anche che non l’avrei lasciato guidare con noi se non fosse stato veloce.

“Solo perché ho una squadra non significa automaticamente che guidi per me. Fortunatamente, ha dato prova di sé e finora ha vinto ogni classe. Ma è una persona indipendente con le sue idee. Mi piace aiutarlo nel suo cammino, non c’è molto altro che posso fare”.

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